Quali farmaci vengono maggiormente utilizzati ?

Quali farmaci vengono maggiormente utilizzati ?

I FANS agiscono andando ad inibire le prostaglandine, degli enzimi che sono responsabili dell’infiammazione e che rinforzano il segnale del dolore. I FANS sono disponibili in commercio sotto diverse formulazioni, che vanno dalle compresse, alle pomate, alle soluzioni iniettabili per via endovenosao per via intramuscolare, ai cerotti medicati. Ad oggi infatti non sono ancora chiari i fattori che possono portare ad una riacutizzazione della malattia. In considerazione della variabilità della sclerosi multipla e delle caratteristiche specifiche della singola persona, il trattamento deve essere individuato da caso a caso attraverso un rapporto di fiducia tra l’équipe del Centro clinico SM e la persona con sclerosi multipla.

L’attività biologica delle PG è limitata al sito di produzione a causa della brevità dell’emivita in circolo. Esse derivano da un unico precursore fosfolipidico di membrana, l’acido arachidonico (AA), per azione catalitica della COX che rappresenta lo step limitante sul quale agisce il blocco esercitato dai FANS. L’inibizione della COX da aspirina è irreversibile, mentre quello degli altri FANS è reversibile.

Quali sono le molecole FANS di uso più comune?

Tra l’1 e il 4% di pazienti che subiscono un’infiltrazione intrarticolare di corticosteroidi si sviluppa un processo infiammatorio localizzato dopo poche ore dall’infiltrazione che si risolve spontaneamente o con farmaci antiinfiammatori non steroidei (di seguito NSAIDs) e ghiaccio. Dal momento che l’artrite settica è la complicazione maggiormente temuta post infiltrazione, bisogna identificare i soggetti maggiormente a rischio di questa rara complicazione, che sono i pazienti reumatici che ricevono farmaci citotossici (18)(5). A parità di farmaco somministrato i disordini muscoloscheletrici conseguenti possono variare profondamente da un paziente all’altro sia al livello di presentazione clinica che al livello di severità a causa di differenti variaibli (fattori genetici, fattori ambientali, dose del farmaco, durata della somministrazione)(3). È utile segnalare che, in caso di soggetti con multi-trattamento farmacologico, individuare il trigger della reazione immuno-allergica alla base della NIA potrebbe non essere semplice o immediato. Infatti sono ormai numerose le segnalazioni di NIA da inibitori di pompa protonica (PPI) che, pressoché sistematicamente, vengono prescritti simultaneamente alla terapia con i FANS al fine di prevenire i più frequenti eventi avversi a carico del tratto gastrico [30, 31]. Sono definiti “non steroidei” perché vengono distinti dalla prima storica famiglia di antinfiammatori utilizzata, ovvero quella dei derivati del cortisolo (steroidi, cortisonici e derivati).

C’è una correlazione tra iperuricemia e lo sviluppo di tofi (deposizione di acidi urici intra o extra articolari che causa i tipici sintomi infiammatori). Tale conseguenza avversa ha spinto diversi ricercatori a suggerire un intervento farmacologico parallelo, basato sulla riduzione degli acidi urici, in pazienti che non possono rinunciare ai diuretici (5). In tali condizioni di rischio l’ipoaldosteronismo iporeninemico indotto dai FANS determina uno stato di acidosi tubulare di tipo 4 (RTA-4) che si manifestano con severi quadri di iperkaliemia in pazienti suscettibili [49].

I farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS)

L’ASA composto presentava gli stessi effetti terapeutici dell’acido salicilico, ma con minori effetti collaterali soprattutto a livello gastroenterico. I farmaci in grado di incidere sui meccanismi alla base della malattia, e quindi di modificarne il decorso, sono trattamenti che agiscono con modalità diverse a vari livelli del sistema immunitario. Come anticipato, questi farmaci non rappresentano ancora una cura definitiva ma sono in grado – nella maggior parte dei casi – di ridurre il numero di ricadute e la loro severità. L’assunzione diFans può comportare aumento del rischio di ictus, infarto o scompenso cardiaco, a seconda del tipo e dalla quantità di molecola assunta oltre che della durata del trattamento. Un uso anche non prolungato può comunque essere alla base di conseguenze come ulcere, emorragie gastriche o danni renali. Le compresse utilizzate a lungo possono causare un aumento dell’appetito, con conseguenti aumento di peso e assottigliamento della pelle, oltre che debolezza muscolare, acne, ulcera peptica, rallentamento della guarigione di ferito o della crescita in caso di somministrazione a bambini.

  • Se, invece, gli steroidi vi sono somministrati per prevenire la nausea e/o il vomito (antiemetici), la scheda non vi sarà consegnata.
  • Esistono diversi schemi per la riduzione di dose delle terapie cortisoniche, in questa revisione verrà proposta quella presentata su UptoDate (Glucocorticoids Withdrawal) aggiornato al Novembre 2015.
  • Esiste una correlazione tra antibatterici chinolonici (acido nalidixico) e fluorochinolonici e lesioni cartilaginee soprattutto nelle articolazioni sottoposte al carico corporeo.
  • Anche le linee guida GINA4 confermano queste indicazioni, indicando che nell’asma in età prescolare la terapia di scelta è lo steroide per via inalatoria a basso dosaggio, tenendo in considerazione come altra opzione gli antileucotrienici.
  • Questa strategia alternativa deriva da studi realizzati qualche anno fa13,14 che dimostravano che, in bambini in età prescolare con wheezing ricorrente, la terapia continuativa con steroide inalatorio o la terapia intermittente non portavano a differenze nel numero delle riacutizzazioni.

Tali evidenze suggeriscono il mantenimento di un adeguato controllo dei valori pressori in soggetti ipertesi con importanti comorbidità cardiovascolari in corso di trattamento con FANS, eventualmente associando consigli per una riduzione dell’apporto di sale con la dieta o trattamento diuretico appropriato. Indipendentemente dalla selettività di inibizione di COX, l’uso di FANS è stato associato all’insorgenza di iperkaliemia, sebbene alcuni autori riportino un maggior rischio per Rofecoxib, Celecoxib, Diclofenac ed Indometacina. Entrambe le forme sono reversibili, anche rapidamente, dopo sospensione dei FANS, sebbene casi di recidiva di sindrome nefrosica possano insorgere per nuova esposizione. Tutti le classi di FANS sono potenzialmente causa di NIA, anche se gli aril-propionici (Profeni) sembrano più frequentemente associati a tale complicanza. Nonostante le reazioni di ipersensibilità ritardata, come nel caso di NIA da farmaci, dipendano dalla specifica sostanza cui il paziente è stato esposto, è possibile la comparsa di fenomeni di cross-reattività, per somiglianza strutturale, tra farmaci diversi appartenenti alla stessa sottofamiglia.

Nel gruppo dei FANS non selettivi, quelli cioè che bloccano in varia misura la COX-1 e la COX-2, troviamo l’acido acetilsalicilico (normalmente conosciuto con il nome di aspirina), il naprossene, l’ibuprofene, il diclofenac, la nimesulide, il ketoprofene, l’indometacina, il ketorolac, il piroxicam, meloxicam, il dexketoprofene. Mentre in quello dei FANS attivi quasi esclusivamente sulla COX-2, troviamo i farmaci chiamati, celecoxib, etoricoxib, firocoxib, mavacoxib, robenacoxib. Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere novità, offerte e informazioni su Humanitas Mater Domini. Si tratta degli uomini che sospettano di soffrire, o che soffrono, di tumori alla prostata o alla mammella, delle donne in gravidanza, affette da un tumore al senso associato a livelli elevati di calcio nel sangue, o in caso di nefrosi o di elevati livelli di calcio nel sangue.

Vie di somministrazione dei corticosteroidi

Per tale scoperta e per le conseguenze dell’impiego in molteplici campi della medicina Vane fu insignito del premio Nobel nel 1982. Nurofen e Moment, la cui molecola è l’ibuprofene, appartengono alla famiglia dei FANS – farmaci antinfiammatori non steroidei, in particolare gli acidi arilpropionici…. Eessendo metabolizzati dal fegato ed escreti dai reni, nel caso in cui la persona sia affetta da patologie epatiche o renali, l’assunzione di questi farmaci può essere alterata, o causare effetti collaterali anche gravi. Questi studi clinici hanno inoltre dimostrato una significativa riduzione http://www.nsm.go.th/nsmcharter/?p=2303 della comparsa di nuove lesioni cerebrali valutabili con la risonanza magnetica. L’entità dei benefici ottenuti con il trattamento all’esordio della sclerosi multipla è risultata inoltre superiore a quella conseguita nelle persone con sclerosi multipla a decorso recidivante-remittente di più lunga durata. Questa strategia alternativa deriva da studi realizzati qualche anno fa13,14 che dimostravano che, in bambini in età prescolare con wheezing ricorrente, la terapia continuativa con steroide inalatorio o la terapia intermittente non portavano a differenze nel numero delle riacutizzazioni.

Quali sono gli effetti collaterali?

L’uso a lungo termine di steroidi può portare all’insorgenza di una cataratta o di un glaucoma, oltre ad accrescere il rischio di infezioni oculari. Il Profilo Farmacologico prende in considerazione gli effetti collaterali più comuni e anche i meno frequenti in modo che siate preparati qualora dovessero verificarsi. Sono stati, invece, tralasciati gli effetti collaterali molto rari, ossia quelli che molto difficilmente accuserete. Qualora avvertiate qualunque effetto che ritenete possa essere connesso con l’assunzione del farmaco, ma che non è citato nel Profilo Farmacologico, parlatene con l’oncologo che vi ha in cura. L’uso protratto di corticosteroidi, inoltre, a causa della loro azione immunosoppressiva, aumenta la suscettibilità alle infezioni. Nel corso dell’inchiesta sono state sequestrate notevoli quantità di anabolizzanti, steroidi, e farmaci ceduti in assenza di prescrizioni mediche.

Gli steroidi (il cortisone) sono farmaci che si possono somministrare per provocare la morte delle cellule di mieloma, come anche per potenziare l’effetto della chemioterapia e delle terapie a bersaglio molecolare. Di solito si somministrano in compresse, ma per chi ha difficoltà di deglutizione sono disponibili in forma solubile o liquida. E’ esperienza comune che ad una stessa dose di steroide, anche se bassa, possono corrispondere effetti collaterali molto diversi da paziente a paziente. Questa evidenza dovrebbe suggerire la necessità di personalizzare la dose di steroide, esattamente come stiamo facendo con altri immunosoppressori. Purtroppo, chi si è occupato di questo aspetto ha documentato che il problema non è di facile soluzione. Moltissimi atleti ne fanno uso e dietro ad un fisico perfetto spesso vi è una massiccia assunzione di farmaci illegali.

La via di somministrazione determina in larga misura la velocità di insorgenza, la durata e la forza dei farmaci, lo spettro e la gravità degli effetti collaterali. Gli steroidi (alcuni più di altri) androgeni anabolizzanti hanno effetti dimagranti, infatti è stato dimostrato in diversi studi clinici sia su sedentari, anziani che giovani e atleti. Gli steroidi anabolizzanti legali sono farmaci propriamente detti che possono essere impiegati in ambito medico, esclusivamente sotto prescrizione.

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